Oramai sono molti anni che l'agriturismo Tenuta Sant'Andrea accoglie turisti e curiosi.
Ne ho conosciute di persone che si sono innamorate della nostra terra!
Vi racconto questa storia.
Circa una quindicina di anni fa, ancora il Salento non aveva avuto il boom turistico di questi anni ed arrivò in agriturismo una famiglia del nord Italia.
Appena scesa dalla macchina notai in Gabriella (la donna della famiglia) una sensazione di stupore mista a preoccupazione.
Le chiesi che avesse, se stesse bene, se avesse bisogno di qualcosa. Lei con una voce un po' tremante disse: "no, no! Tutto bene! Solo non mi aspettavo tutti questi alberi!!!
A destra e a sinistra ci sono tantissimi alberi! E poi...tutta questa campagna...c'era anche un gregge di pecore sulla strada!".
A quel punto iniziai a preoccuparmi: Gabriella aveva prenotato per 15 giorni! Così dissi: "Signora, questo è un agriturismo!"
E lei: "Si, si! Lo so! Solo non mi aspettavo tanta, tanta campagna!"
"Mah!" pensai io, "speriamo bene!" E accompagnai la famiglia al loro appartamento.
Quella sera Gabriella e la sua famiglia cenò al ristorante della Tenuta; il giorno dopo andò a visitare Lecce e dopo due giorni vidi che era seduta all'ombra di un ulivo secolare a mangiare una frisella.
Mi guardò e disse: "È buonissima!"
Provai una sensazione indescrivibile: sapere che qualcuno, inizialmente scettico, stesse scoprendo e soprattutto apprezzando la tua cultura ed il tuo stile di vita, mi rese un salentino orgoglioso.
Oramai Gabriella è un'estimatrice del Salento e ogni volta che parte per tornare a casa si fa scorte di friselle e pasticciotti.
Quest'altra, invece, è la storia di Guglielmo: un cultore del relax. Per lui la vacanza è fatta da silenzio e da un buon libro.
Ebbene Guglielmo arrivò in agriturismo ai primi di luglio e da subito apprezzò la quiete delle campagne salentine.
In quei giorni si svolgeva a Scorrano la festa di Santa Domenica e raccontai a Guglielmo delle luminarie spettacolari che le ditte del posto ancora oggi realizzano. Gli consigliai di andarci perchè ne valeva veramente la pena, ma mi preoccupai anche di avvisarlo della tanta gente che avrebbe incontrato. Non appena pronunciai le parole "beh, ci sarà tanta gente!", Guglielmo scosse la testa a dire "non se ne parla proprio!". Impiegai quasi un'ora per convincerlo.
Non vi racconto i commenti del giorno dopo!
Era entusiasta. "È sorprendente, meraviglioso! E poi quel tripudio di luci è sensazionale! C'era tantissima gente, e verò; ma non si può venire in Salento e non vedere una cosa così stupefacente!"
La foto a sinistra non è di Santa Domenica, ma dei SS. Filippo e Giacomo a Diso.
Chiaramente non c'è stato nessuno che non abbia apprezzato del Salento il suo mare: pulito, cristallino, azzurro come il cielo.
Se volete, lasciate il vostro commento sul Salento e raccontateci la vostra esperienza.
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